Federico di  Giorgi

Federico di Giorgi

La Giusta Distanza. Festival sulle colline trevigiane.

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Distanza? La quantità di spazio tra due luoghi, tra due oggetti o più persone! Un altro significato riconducibile a questa parola è lontananza, come ad esempio tra te e un vecchio amico che non vedi o senti da anni, oppure tra Venezia città tra le più romantiche al mondo e il piccolo Comune di Segusino.

Con queste parole cariche di significato l'attore e regista trevigiano Mirko Artuso, attuale direttore artistico del Festival, ripercorre com'è nata l'idea di dare vita tre anni fa a La Giusta Distanza che, dal 19 al 23 agosto 2022 porterà tra Segusino, Quero Vas e Milies, un ricco e variegato palinsesto di eventi culturali che spaziano dal teatro, alla musica fino al cinema, allo scopo di riflettere e ritornare a divertirci in questo tempo sospeso.

Una vera e propria immersione nel paesaggio delle Dolomiti Unesco, un teatro naturale con i boschi come fondale, i prati come platea, le pedane di legno come palcoscenico, piccoli cortili e vecchi fienili a fare da scenografia.

Un'occasione unica per unirsi attorno ad un'idea comune, gustare piatti tipici della cucina veneta abbinati a pregiati vini locali, vedere crescere il mondo dell'arte e della cultura italiana come si vedono crescere i prodotti delle nostre terre.

Alzare gli occhi e godersi a pieni polmoni lo spettacolo, assistendo all'avvincente dialogo tra natura e palcoscenico, scambiandoci le maschere ascoltando la voce dal palco che accompagna la platea con una naturale complicità.

Tra i vari protagonisti della terza edizione del Festival sulle colline trevigiane, spicca il nome dell'attore, regista e drammaturgo Roberto Faoro che, domenica 21 agosto alle ore 21:00 presso il Centro Culturale di Quero, porterà in scena lo spettacolo La mamma di Arlecchino non dorme mai. Un atto d'amore.

La mamma di Arlecchino non dorme mai.
Un atto d'amore.

Di e con Roberto Faoro.
Drammaturgia, regia e scenografia a cura di Mirko Artuso.

A volte capita che la vita si capovolge. Da genitori si ritorna figli e, viceversa, da figli ci si ritrova ad essere genitori. Prendersi cura di chi ci ha donato la vita non è cosa alquanto semplice, soprattutto quando gli anni trascorsi assieme sono stati burrascosi. 

Un attore di mezza età si prende cura della mamma anziana. Nel farlo si lascia andare a ricordi, fino a confondere i suoi con quelli del personaggio che interpreta. Sono per lo più momenti di tenerezza, di rabbia e spensieratezza. Piccoli trucchi per convivere in serenità. Arlecchino e sua madre, l'attore e i suoi fantasmi.

Roberto Faoro si è sempre chiesto come poteva essere la mamma di Arlecchino: di quali stratagemmi si era servita per far crescere uno scavezzacollo come lui. Pare che la risposta l'abbia trovata direttamente nei suoi racconti ironici, pungenti e alle volte struggenti. 

Da questa intimità riemersa nella scrittura e dalle tante improvvisazioni. La lingua del teatro, la lingua madre, la lingua dei sentimenti, il dialetto. 

Un racconto di sopravvivenza e amore. Il teatro nel teatro, la maschera e il suo doppio, l'intimità di un rapporto umano allo specchio in cui tutti, riflettendoci, possiamo riconoscerci nella nostra personale e quotidiana esperienza di genitore o figlio. 

Info e prenotazioni: https://www.teatrodelpane.it/

 

 

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Il viaggio dell'eroe. Stage di 10 ore.

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Il Viaggio dell'Eroe.
Il Viaggio della Vita.
Stage di 10 ore.
Domenica 17 luglio 2022 dalle 9:00 alle 19:00 

Autobiografia, lavoro sull'immaginario personale, scrittura e azione scenica. Per tutti! Per chi vuole fare un viaggio individuale e di gruppo. Un'esperienza intensa, libera, in un clima privo di giudizi.

Il Viaggio dell'Eroe, la struttura fondante del Mito, delle fiabe e delle leggende (Signore degli Anelli, a Star Wars), rispecchia il viaggio della vita di ognuno di noi, con i suoi appelli all'avventura, le soglie da attraversare, le prove cui siamo sottoposti, i pericoli e le difficoltà, i maestri, alleati e antagonisti: fatica e gioia, paure, speranze. L'eroe del mito arricchisce se stesso e la comunità ad esperienza conclusa diversamente dall'eroe della fiaba che arricchisce se stesso.

Un percorso con sequenze di esercizi strettamente collegati, per esplorare - vivere la struttura del mito, sia attraverso la scrittura, sia attraverso la creazione drammatica. Non un lavoro astratto o retorico piuttosto un viaggio individuale ricco di emozioni, pensieri, che porterà ad una maggiore consapevolezza di noi stessi, partecipando a una splendida esperienza collettiva, senza forzature o giudizi in cui la ricchezza consiste in quello che ognuno è coi suoi desideri, sogni, modelli.

Verranno utilizzate diverse forme espressive che richiederanno solo la voglia di fare e nessun'altra competenza particolare.

Adatto assolutamente a tutti. Perchè in realtà la struttura del mito ci appartiene anche se non lo sappiamo. 

E qui mi fermo, perchè descrivere un'esperienza è sempre riduttivo. 

Materiali da portare con sè:

  • abbigliamento nero senza scritte;
  • calzini o scarpette da danza;
  • cartoncini colorati;
  • colla;
  • pennelli;
  • colori;
  • spago;
  • fogli di carta;
  • penne.

Partecipanti: 12. Lavoro in presenza.
Costo workshop: € 100,00 a persona. 
Modalità di pagamento: bonifico bancario (IBAN: IT77O0814061110000030119920 | codice BIC: CCTIT2T38A) da effettuarsi entro e non oltre venerdì 15 luglio 2022. Si prega di inviare la contabile del bonifico a mezzo email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

NOTA BENE: La quota d'iscrizione verrà rimborsata nel caso di mancato raggiungimento del numero minimo di 5 partecipanti. 

Luogo di svolgimento: sede Associazione Teatro del Cuore | Piazza Vittorio Emanuele 4/A - 32032 Feltre (BL)

Iscrizioni: entro il giorno venerdì 15 luglio 2022. Si prega di scaricare la scheda iscrizione e inviarla sottoscritta e firmata al seguente indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Posti limitati. 

SCARICA LA SCHEDA D'ISCRIZIONE.

 

 

 

 

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Sogno di una felice Europa. 6 giugno 2022 Bagnols sur Cèze.

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La Festa dell'Europa? Una ricorrenza che insieme alla bandiera, all'inno e alla moneta unica, identifica l'entità politica dell'Unione Europea. L'occasione ideale per il noto attore, drammaturgo e regista feltrino Roberto Faoro di portare in scena venerdì 6 maggio 2022 alle ore 19:00 nella "Salle Multiculturelle" di Bagnols sur Cèze "Sogno di una felice Europa".

Sogno di una felice Europa. Di e con Roberto Faoro. 

Al giorno d'oggi è sempre più complesso parlare dell'idea di Europa, di integrazione, di nazionalismo, di euroscetticismo o di europeismo, senza incorrere nel rischio di cadere nella retorica o, peggio ancora, nei più comuni pregiudizi e stereotipi comuni.

Senza voler insegnare nulla a nessuno, l'autore cercherà di far compiere agli spettatori una profonda analisi e riflessione personale sull'incerto e delicato futuro dell'Europa, raccontando tra profonde risate e momenti più drammatici le differenze che esistono tra Nazioni, senza mai tralasciare l'importanza dell'integrazione fra Popoli, lasciando ampio spazio all'ironia e all'autocritica.

L'intento dello spettacolo, che trae spunto ed ispirazione dai testi letterari "La cavalcata di Don Chisciotte" scritto dal filologo e autore svizzero Peter Von Matt e "Paradosso Europa" di Agnes Heller non è certo quello di rimarcare divisioni o contrasti, ma condividere differenti visioni e identità, nella ferma convinzione che la forza del gruppo non annulla il singolo, ma lo accoglie e lo integra valorizzandolo al massimo. 

Lo spettacolo si conclude con un monologo nel quale Roberto Faoro cerca di parlare con la testa e con la pancia, di cosa ci attende in futuro, tracciando un possibile orizzonte, inseguendo la realtà e il sogno convinto che testa e cuore debbano viaggiare assieme, per una visione scientifica e poetica delle cose, che da un lato sia ben ancorata a terra, ma con la capacità di guardare sempre al cielo, libera dalle ideologie e dai clichè.

Sogno di una felice Europa vede l'accompagnamento dal vivo del musicista Piero Bolzan oltre alla preziosa collaborazione di Valerio Scremin per l'impianto audio e luci, di Andrea Cecchella quale voce fuori campo e, infine, di Gianluigi De Monego per la scenografia e il disegno. 

 

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I Delitti di Alleghe a "Spettacoli di Mistero 2021".

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Ho giocato a carte con l'assassino - Sergio Saviane e i Delitti di Alleghe.

Il Festival della ripresa! Veneto: Spettacoli di Mistero è una storica e famosa rassegna che prende spunto dall'immaginario collettivo della nostra regione, grazie ad un ricco patrimonio che fa parte a pieno titolo della gente veneta che, da secoli, esorcizza con racconti misteriosi le proprie ancestrali paure consentendo la piena valorizzazione di luoghi magnifici quali piazze, ville, teatri e castelli, che fanno da palcoscenico alle storie portate in scena da volontari.

Da fine ottobre ai primi di dicembre, dalle montagne alle coste, dalle rive dei nostri laghi alle colline che disegnano dolcemente i tipici paesaggi veneti, saranno molteplici gli eventi e le iniziative pronte ad intrattenere e coinvolgere grandi e piccini, raccontando la maestosità e le tenebre derivanti dalle leggende venete più belle

Storie di streghe e demoni, di folletti dispettosi e di fate generose, di antichi tiranni la cui vita sanguinaria è circonfusa di leggende e di mille fantasmi pronti ad essere evocati, per far emergere i segreti più nascosti.

A comporre il variegato calendario del Festival del Mistero fatto per lo più di spettacoli teatrali, serate di racconto, visite guidate, rievocazioni in costume, cene a tema, mostre, proiezioni, presentazioni di libri, passeggiate in mezzo alla natura o tra i borghi, non poteva mancare l'appuntamento con "Ho giocato a carte con l'assassino", spettacolo teatrale che andrà in scena sabato 13 novembre 2021 alle ore 20:45, presso la sede del Palasport di Sedico. Ad interpretarlo il noto attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro

Il monologo tratto dal libro "I Misteri di Alleghe" (Mondadori per Pilotto - 1964) è il risultato della celebre inchiesta giornalistica che valse allo scrittore Sergio Saviane prima una condanna per diffamazione e, poi, a distanza di sette anni, la completa riabilitazione in seguito alla sentenza che, nel 1960, condannò i quattro protagonisti della tragica vicenda di cronaca nera. 

Una storia misteriosa e coinvolgente che si sviluppa all'interno dell'Hotel Centrale di Alleghe, una rinomata località turistica baciata da un'incantevole cornice naturale, immersa sulle Dolomiti Bellunesi, che vede come protagonisti principali le vittime e gli indiziati del delitto.
Sui misteri di quegli anni non è stato svelato ancora tutto e, per tanto, l'autore è alla ricerca di risolvere l'enigma.

Roberto Faoro da voce e corpo allo stesso Saviane, alle vittime innocenti, agli assassini e a tutti i protagonisti di questa storia e incredibile vicenda, in un crescendo di pathos che coinvolge lo spettatore sollevando dubbi e mille domande a cui non è possibile dare una risposta.

Un vero e proprio atto d'amore nei confronti del grande giornalista e di questo incredibile libro che rimane ancora oggi un esempio di inchiesta giornalistica limpida e tagliente, di questa incredibile storia unica al mondo non solo per la cronaca nera, ma soprattutto per il coraggio dimostrato da tanti protagonisti senza i quali lo stesso Saviane non avrebbe potuto raccontare nulla.

"Ho giocato a carte con l'assassino - I delitti di Alleghe" vede la regia di Francesco Bortolini, mentre le musiche sono di Antonio Fiabane e A. Mambrini. Luci e audio a cura di Valerio Scremin

Biglietto: € 10,00. Si ricorda che nel rispetto delle vigenti disposizioni anti Covid-19, l'accesso sarà garantito previo possesso del Green Pass.

Scarica la locandina dello spettacolo.

 

 

 

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