Federico di  Giorgi

Federico di Giorgi

Rassegna Teatrale Pier - Essere o non essere.

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Nell'ambito della seconda edizione della rassegna teatrale Pier - Essere o non essere in memoria di Pierluigi Piazza, persona molto conosciuta a Domegge di Cadore per aver lanciato una pagina promozionale su Facebook dall'originale titolo "ognuno di noi dovrebbe trascorrere nella vita almeno un giorno a Grea, l'attore e regista Roberto Faoro porterà in scena venerdì 28 luglio alle ore 20:45 "Io ci credo ciecamente", ovvero il delirio della cronaca locale. 

A seguire, venerdì 11 agosto alle ore 20:45 "L'uomo che faceva parlare i silenzi". Omaggio al grande giornalista e intellettuale Sergio Saviane. Narrazione - spettacolo con letture a cura degli allievi dell'Associazione Teatro del Cuore di Feltre e Belluno.

Io ci credo ciecamente.

Il delirio della cronaca! Chi di noi, almeno una volta nella vita, non è scoppiato a ridere leggendo certi titoli, interviste ed errori riportati nei quotidiani locali, alzi la mano.

Il giornale rappresenta una pagina del mondo, dove si riflette lo specchio dei tempi e, più in particolare, della realtà bellunese con i suoi immancabili tic, manie, pregiudizi e luoghi comuni. Una specie di Grande Fratello di carta, dove capita di finire nell'assurdo e nel comico. 

Il giornale diventa un valido pretesto per ridere e stare insieme allegramente.

L'uomo che faceva parlare i silenzi.

Scrittore, giornalista, polemista, oltre che un audace critico giornalista! Sergio Saviane era la sola persona che potesse scrivere un libro sui delitti di Alleghe, perchè in fondo è stato anche lui protagonista di questa inquietante vicenda di cronaca nera.

Arrivato da ragazzo nel noto paese di montagna situato nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, nel lontano 1939, diviene amico non solo degli albergatori del Centrale, ma anche e soprattutto di Luigia e Luigi del Monego, assassinati la notte del 18 novembre 1946.

Una storia vera, di vittime innocenti, di criminali che uccidono e sgozzano vittime decise intorno al tavolo della cucina di un albergo. 

Terrore, omertà, coperture politiche. Un monologo ossessivo e febbricitante, che restituisce il lungo lavoro d'inchiesta portato avanti da Saviane nella sua interezza e complessità, in un crescendo di pathos che coinvolge e rende partecipi gli spettatori, sollevando ancora oggi dubbi, perplessità e mille domande a cui non è ancora possibile fornire risposta. 

 

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Un mese di libri. Come un romanzo

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Cala il sipario sulla rassegna Un mese di libri: incontri di resistenza letteraria. Venerdì 23 giugno alle ore 20:30 presso la Sala Tina Merlin di San Gregorio nelle Alpi, l'attore Roberto Faoro presenterà al pubblico in sala sotto forma di narrazione - spettacolo il testo Come un romanzo scritto da Daniel Pennac, con accompagnamento musicale di Anna Zanella ed Elena Lappon. Inoltre il locale gruppo di lettori intrepreterà alcuni brani tratti dall'opera del celebre scrittore e docente francese. 

Info e iscrizioni: 333 3242172 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Come un romanzo - Daniel Pennac

Il piacere di leggere? Non è andato perduto! Si è solo un po' smarrito. Daniel Pennac affronta il delicato e attuale tema di come si possa infondere nei più giovani l'amore per la lettura, attraverso metodi alternativi che spingano a vedere i libri come amici e non come pesanti mattoni.

Un qualsiasi testo è parte integrante della formazione degli esseri umani lungo un percorso che parte dal bambino, a cui i genitori leggono le fiabe, per passare alla fase adolescente, il quale si ribella contro la monotonia dei testi scolastici, fino ad arrivare al vero e proprio accanito lettore.

Per l'autore la lettura è un immenso piacere senza fine: l'unico metodo per suscitare un profondo interesse a prendere in mano un libro, sta nel generare il desiderio di apprendere fin dalla tenera età.

Nella parte finale del saggio è presente un interessante decalogo dei diritti imprescindibili del lettore, che stabilisce la facoltà di instaurare un personale e autentico rapporto con i libri, basato anche sulla libertà di non leggere.

Tutto questo e molto altro si può trovare espresso in questo testo, che non dovrebbe mai mancare nelle biblioteche di ogni educatore e genitore.  

 

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Un libro al mese. Una stanza tutta per sè.

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Dopo aver letteralmente gremito la sala in occasione del primo incontro della rassegna culturale Un libro al mese, il noto attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro, propone venerdì 12 maggio alle ore 20:30 presso la Sala Tina Merlin di San Gregorio nelle Alpi, un secondo appuntamento presentando al pubblico sotto forma di narrazione - spettacolo il testo "Una stanza tutta per sè" di Virgina Woolf, con accompagnamento musicale di Piero Bolzan.

Info & iscrizioni: 3333242172 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Una stanza tutta per sè di Virgina Woolf. 

Una stanza tutta per sè, pubblicato per la prima volta il 24 ottobre 1929 dall'autrice britannica Virgina Woolf, ripercorre la storia letteraria della donna. Il fine ultimo del saggio è quello di rivendicare, per il sesso femminile, la possibilità di essere ammessa ad una cultura che fino a quel momento, era di puro appannaggio maschile.

L'intento più interessante si rivela essere quello di decostituire questo linguaggio patriarcale, in ambito letterario e sociale. Se secoli di sudditanza hanno relegato la figura femminile al silenzio, escludendola dai salotti della cultura, diviene ora necessario dare spazio ad una voce che rappresenti la prospettiva femminile.

Partendo da un tema apparentemente secondario e cioè che una donna, per scrivere, deve avere soldi e una stanza tutta per sè, Virginia Woolf porta alla luce le restrizioni imposte nel corso dei secoli alla creatività femminile dalla stessa società.

Attraverso profonde riflessioni personali, l'autrice da vita ad una forma ibrida tra saggio e racconto, che le permette di universalizzare le esperienze narrate, in un testo davvero lucido e stimolante.

Una stanza tutta per sè è un'esortazione, rivolta a tutte le donne, a lottare per la propria libertà, a seguire la propria vocazione, a diventare, finalmente, ciò che nel loro intimo sono già. 

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Io ci credo ciecamente! 13 maggio 2023

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La cronaca delirante del mondo bellunese-veneto! Lo spettacolo "Io ci credo ciecamente!" che porterà in scena l'attore e regista feltrino Roberto Faoro sabato 13 maggio presso la sede dell'Associazione Culturale Respiro di Morgano (TV), è dedicato all'attualità locale.

La principale fonte d'ispirazione è il Gazzettino, ma anche il Corriere delle Alpi, il Mattino di Padova e la Tribuna di Treviso. Anche se l'abitudine alla lettura dei quotidiani riguarda meno della metà della popolazione italiana, il giornale rappresenta ancora per molti una pagina del mondo.

In esso si congela attraverso la stampa lo specchio dei tempi, della realtà veneto-bellunese con i suoi tic, manie, tormentoni e luoghi comuni. Il giornale deve vendere, di conseguenza tutti vogliono apparire, rilasciare interviste, far sentire la propria presenza. Una specie di Grande Fratello di carta, dove a volte capita di finire nell'assurdo e nel comico.

Questo spettacolo nel quale Faoro legge, interpreta e straparla, diventa un'imperdibile ed esilarante occasione per rovesciare la realtà a 360 gradi. Il giornale diventa così un pretesto per ridere e stare insieme allegramente.

L'Associazione Culturale Respiro.

Casa Respiro è una cohousing che accoglie persone in difficoltà psicologica o con disagio mentale ben compensato, che necessitano di staccarsi per un breve periodo dalla famiglia. 

L'Associazione Respiro promuove la salute mentale attraverso un modello di cultura incisiva e aperta al territorio, organizzando eventi culturali nella sala auto-costruita con materiali naturali, che ospita anche corsi di yoga, teatro e musica.

In Casa Respiro sono attivi alcuni laboratori condotti da esperti volontari che coinvolgono i cohousers e gli ospiti diurni: cucina e pasticceria, ceramica, cucito, bomboniere, musico - terapia, cinema, teatro, poesia e lettura ad alta voce.

Infine il Bosco di Casa Respiro può diventare teatro, biblioteca verde, palestra di arrampicata, luogo di silenzio in cui ritrovare sempre il proprio respiro. 

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