Bella Feltria Statti Conservata

Pubblicato in Teatro

La storia di Feltre dalle origini mitologiche al suo celebre Palio! Lo spettacolo ripercorre le vicende che hanno portato alla nascita di questa splendida cittadina medioevale, situata nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco, partendo dalle sue origini mitiche (il pronipote di Noè poi Erto, compagno di Ercole) fino alle più note vicissitudini, eventi e visite ricevute nel corso dei secoli.

La narrazione alterna la presenza di dialoghi a veri e propri momenti di pura narrazione, mettendo in risalto l'influenza positiva di amici, nemici, predatori occasionali e conquistatori che, ognuno con il proprio potere e ruolo ben definito, hanno contribuito alla costruzione di un'identità multiculturale e personale della città, votata alla praticità e semplicità da un lato, ma allo stesso tempo ricca di artisti e intellettuali dall'altro.

Roberto Faoro dà vita ad alcuni personaggi di pura immaginazione e fantasia come il Burlone e il Matto di Feltre, che hanno il compito di portare dell'ironia sul mondo, su Venezia, sulla stessa città di Feltre, ma anche sulla vita in generale.

Nel proseguo del racconto non mancano due avventurieri veneziani, che certi di poter sfruttare la propria provenienza, sono inseguiti dalle loro mogli inferocite per il mancato rientro nella terra d'origine.

Intanto anche il popolo oltre che i nobili, si prendono del tempo per riflettere sui numerosi vantaggi e svantaggi dell'andare sotto il dominio della Repubblica di Venezia.

Il linguaggio alterna un italiano contemporaneo, alla più tipica koinè feltrina e veneziana dei personaggi.

Lo spettacolo vede salire sul palco anche una rappresentanza dei giovani attori dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno, quale valida occasione per iniziare ad interagire con il pubblico più adulto. 

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Roberto Faoro: le recensioni che toccano il cuore.

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La parola a chi ha conosciuto il poliedrico attore e regista Roberto Faoro.

"Buongiorno a tutti. Io ammirai Roberto Faoro nello straordinario monologo al Teatro de La Sena di Feltre, quando ancora mia figlia studiava teatro  con lui, partecipando attivamente alle esperienze di lettura espressiva nella sua scuola. Stare da solo sul palco per tutto quel tempo, raccontando e interpretando una storia agghiacciante e in apparenza inesplicabile, non è da tutti. Ricordo che non perdevo mai di vista il suo volto, la tensione era sempre viva, il coinvolgimento totale, la vibrazione interiore palpabile. Uno degli spettacoli teatrali più emozionanti della mia vita".

"Ci tenevo a scrivere questo messaggio per ringraziarti di cuore del percorso che ho fatto in questi anni. Mi ha aiutato molto non solo teatralmente parlando, ma anche con me stessa, superando certe paure dentro di me, buttarmi senza pensare troppo al giudizio degli altri e poter capire certi punti di forza miei. Se tornassi indietro nel tempo farei questa esperienza altre cento volte, questa è stata senza dubbio una delle "cose" più belle della mia vita. Mi sento fortunata nell'aver avuto come insegnante te, penso tu sia una grande persona e professionista, molto profondo, intelligente e geniale. Grazie per aver avuto sempre la pazienza, disponibilità e l'amore che trasmettevi durante le lezioni. Non c'è di meglio nel vedere qualcuno che insegni con passione il proprio mestiere. Il teatro e la recitazione in generale, sono sempre state una mia grande passione e spero col tempo di poterla coltivare. Scrivendo questo messaggio mi sto commuovendo e mi fa capire quanto sia stata bene e felice in questi anni. Non sono molto brava con le parole, ma spero di essermi fatta capire. Il "laboratorio" avrà sempre un posto nel mio cuore. Grazie infinite di tutto. Spero il meglio". 

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